Ad una sola lunghezza dalla vetta della serie A (attualmente occupata dalle Fiamme Azzurre Roma) in vista di una ripresa dell’attività, ancora incerta, la F.lli Bari Sporting Club Reggio Emilia rompe gli indugi ed annuncia un sensazionale colpo di mercato per la prossima stagione.

«È un peccato che Rémy potrà unirsi a noi solo dal 1 gennaio 2021, ci sarebbe piaciuto averlo a Reggio Emilia già a settembre ma le nuove regole sono queste e ci adeguiamo» a parlare è Saverio Bari capitano dei granata e primo al mondo tra gli italiani, secondo il ranking della federazione internazionale, artefice del trasferimento in Italia di Rémy Huynh, classe 1990, belga che alla prima intervista ufficiale da futuro giocatore di Reggio Emilia (qui per leggere l’intervista) ha parlato del suo trasferimento come di un sogno che finalmente si realizza.

Bari avete rotto gli indugi ed annunciato l’arrivo, per la prossima stagione, di Rémy Huynh, che colpo è l’arrivo del belga a Reggio Emilia?

«Per noi è un onore averlo tesserato ed averlo con noi la prossima stagione. Non abbiamo mai avuto un belga in squadra ed avere un giocatore di una delle nazioni più importanti nel circuito mondiale, credo la più importante dopo l’Italia, dove ci sono tantissimi giocatori molto forti per noi è importante. Il palmares di Huynh parla chiaro, è stato campione del mondo due anni fa ed è sicuramente uno dei giocatori più forti del mondo anche se ha solo 30 anni».

È stato difficile vincere la concorrenza delle altre squadre interessate ad uno dei migliori giocatori del mondo?

«Huynh giocava già per una squadra molto forte, in Belgio è molto amato, ma ha scelto di fare un’esperienza in Italia e di farla con noi. Un’esperienza che, penso, lo aiuterà a crescere ed a migliorare ancora. E questa cosa mi da molta soddisfazione». 

Cosa ha influito nella scelta di Huynh?

«Soprattutto la possibilità di poter fare il campionato italiano che è unico nel suo genere. In nessuna nazione c’è un campionato così bello dove si affrontano molte tra le squadre più forti del mondo. E in più poterlo fare con una squadra come la nostra. Già in passato ha ricevuto offerte dall’Italia e non le ha mai accettate».

Che tipo di rapporto avete? Dalle sue prime parole ha lasciato intendere che il vostro rapporto ha pesato nella scelta di venire in Italia.

«Abbiamo sempre avuto un bellissimo rapporto. Le nostre sfide sono sempre state molto corrette ed io mi sono sempre divertito».

Cosa aggiungerà il suo arrivo alla squadra che sta “lottando” testa a testa con le Fiamme Azzurre Roma per vincere lo scudetto?

«Rémy è un bravo ragazzo, è un ragazzo semplice. Arriva in una squadra molto forte ma saprà ritagliarsi il suo spazio e darci una mano importante per essere più competitivi e provare a centrare tutti gli obiettivi della prossima stagione. Ovviamente questa stagione se si concluderà vogliamo concluderla festeggiando ancora qualche vittoria».

Il Rochefort Table Soccer e i suoi tifosi si sono sentiti traditi da Huynh, come trova la critiche che ha ricevuto?

«Rémy ha sempre dato tutto per Rochefort, non è giusto criticarlo. Venire a Reggio Emilia in una quadra che ha vinto così tanto oltre che stimolante potrà essere allo stesso tempo utile per la sua crescita e per il suo ritorno futuro a Rochefort che sicuramente è un club molto forte e giovane, che ha futuro perché ci sono persone che possono farlo crescere. Il torneo di Rochefort  credo che oggi sia assoluto il torneo piu bello a livello mondiale questo perché hanno capacità gestionali ed anche di investimenti».

Huynh ha detto che realizza un sogno, la F.lli Bari Sporting Club Reggio Emilia un colpo di mercato sensazionale. Come vede il futuro prossimo?

«Rémy arriva per fare un’esperienza che gli offre nuovi stimoli e che lo farà crescere. Quando tornerà in Belgio sarà certamente più forte, più completo e più consapevole. Finché resterà a Reggio sarà bello per lui e per noi. Per uno che ama giocare a subbuteo sarà una storia entusiasmante. Giocare a Reggio Emilia e nel campionato italiano è un’altra cosa ed è giusto che lui provi».